La tecnologia 5G è la nuova rivoluzione della comunicazione mobile.
È ritenuta un elemento chiave per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della Internet of things, della guida autonoma dei veicoli.
Tuttavia, come ogni innovazione tecnologica, anche il 5G suscita preoccupazioni ed incognite: parliamo ad esempio di sicurezza dei dati e dei potenziali effetti sulla salute.
Per quest’ultimo aspetto le Agenzie ambientali nazionali hanno il compito di esprimere pareri preventivi omogenei sulla compatibilità elettromagnetica dei nuovi impianti e, successivamente, controllare il rispetto dei limiti normativi fissati valutando adeguatamente l’esposizione ai campi elettromagnetici, che con le antenne di nuova generazione cambierà notevolmente.
La trasmissione, infatti, non sarà più uniforme su un’area vasta, ma centrata sull’utente e sul dispositivo.
La rete 5G funziona con celle millimetriche, quindi più piccole e puntuali della rete 4G, ma che hanno enormi difficoltà nell’attraversare gli ostacoli. Per questo il 5G necessita di una maggiore diffusione di antenne.
Nel frattempo, è in corso di realizzazione un unico catasto nazionale delle sorgenti di campi elettromagnetici, che ha l’obiettivo di sistematizzare tutti i dati su autorizzazioni, monitoraggio e controllo.
Il controllo ambientale degli impianti 5G e la valutazione dell’esposizione dei cittadini ai campi elettromagnetici sono di competenza delle Agenzie regionali e delle Province autonome, che verificano i livelli di emissione in campo elettromagnetico già in fase progettuale e nella prosecuzione dell’esercizio nel rispetto dei limiti di legge stabiliti a livello nazionale, oltre a rilasciare le autorizzazioni.
In Europa la protezione dall’esposizione ai campi elettromagnetici è affidata ad una raccomandazione che recepisce il parere ICNIRP (International Commission on non-ionizing radiation protection), mentre la normativa italiana è più restrittiva di quella internazionale, poiché lo spettro di effetti considerati dalle ricerche sui campi elettromagnetici è molto ampio. L’OMS sta conducendo un controllo costante per il 5G: a condizione che l’esposizione individuale complessiva non superi i limiti suggeriti dalla linee guida internazionali, non sono previsti effetti negativi sulla salute.